NOME: Acquedotto di Sangano
INDIRIZZO: Regione Moresco 3, Villarbasse
DATA DI EDIFICAZIONE: 1860
VISITABILE ALL’INTERNO/ ORARI: Visitabile solamente in determinate occasioni (giornate del FAI e Fiera di Sangano)
Cenni storici
Costruito nel 1860 grazie al progetto di Ignazio Michela è il primo acquedotto piemontese, una vera e propria “cattedrale dell’acqua”. All’inizio del XIX secolo l’acqua utilizzata dalla popolazione torinese – fornita dai pozzi della città – era molto inquinata a causa della grande espansione urbanistica di Torino. In seguito all’epidemia di colera che colpì la città nel 1835, si iniziò a pensare ad un modo per poter fornire acqua potabile alla popolazione, acqua di sorgente. Così si utilizzò uno dei sei progetti dell’ingegnere Ignazio Michela commissionati nel 1832 da Maria Cristina di Borbone, vedova di Carlo Felice: la sovrana voleva infatti poter fornire tutti gli edifici della città di Torino di acqua potabile che arrivasse anche ai piani alti delle abitazioni. Uno dei progetti di Michela prevedeva l’uso delle “risorse idriche” della Val Sangone. Per la costruzione dell’acquedotto venne scelto proprio quello: l’acqua della Valle era infatti più pulita e potabile rispetto a quella dei pozzi di Torino.
Così si decise di unire le gallerie di attingimento della sponda sinistra e destra del Sangone in un canale in muratura che si spingeva per una decina di chilometri fino a Collegno. Da qui, l’acqua veniva raccolta in un serbatoio e, attraverso una conduttura, trasportata fino a Torino (fino a Piazza Carlo Felice) e da lì verso le abitazioni del centro. L’acquedotto si articola in una serie di diramazioni e gallerie che si estendono nel sottosuolo oltre i 10 metri di profondità, captando l’acqua dalla falda acquifera e non dal Sangone. Ad oggi è in piena funzione con una portata di oltre 600 litri al secondo.
Note
L’acquedotto di Sangano, insieme alle fonti del Pian della Mussa, fornisce il 10% dell’acqua distribuita dalla Smat rappresentando la testimonianza di una grande opera ingegneristica ottocentesca.